Carissimi amici, vorrei continuare, con questa terza lettera il dialogo con voi. Penso che tutti ci stiamo chiedendo: “quando finirà la preoccupazione, la
sofferenza di questo tempo?”
Questa è certamente una prova, dura e dolorosa per tutti, soprattutto per coloro che sono colpiti dalla malattia, per i loro famigliari, per le persone sole, per il personale sanitario e per quello della sicurezza, per le famiglie in difficoltà economiche, Ora che la libertà di avere relazioni, la libertà di incontrarsi, di andare al lavoro o a scuola, di partecipare alla messa, alle esequie e alle celebrazioni liturgiche, ora che questa possibilità ci è stata tolta, pensiamo che anche Dio ci sia stato tolto? Che la comunione con gli altri nella Chiesa abbia cessato di esistere? Che la serenità sia impossibile? Che la Pasqua, cioè la vittoria di Cristo sulla morte e sul male sia stata sospesa? Che la luce della Pasqua sia stata oscurata?
No. La Pasqua, cioè la vittoria di Cristo sul male e sulla morte, è un fatto che è accaduto, una vittoria certa, che nessun virus potrà eliminare o sospendere dalla storia.
Potremmo essere impossibilitati ad “esprimere” con baldanza questa vittoria di Cristo, potremmo essere stanchi e sofferenti ma niente e nessuno potrà togliere l’avvenimento accaduto quel mattimo di Pasqua, a Gerusalemme. Prima alcune donne, poi Pietro e Giovanni, gli apostoli, vanno al sepolcro e con stupore scoprono l’imprevisto. Cos’è capitato durante la notte? Qualcuno è stato in grado di far rotolare via la grossa pietra dal sepolcro: Qualcuno è uscito vivo dal sepolcro. E’ incredibile: la nascita è normale, la morte è normale… ma la resurrezione…è impossibile.
Quel giorno, però, quel fatto impossibile si compie. Si compie la vittoria sulla morte, sul male, sulla tristezza, su tutte quelle grosse pietre che coprono il cuore e soffocano la nostra speranza.
E’ annunciato ad ogni uomo che Cristo è uscito vittorioso dal sepolcro. E’ il giorno di Pasqua: la certezza per cui ciò che nasce non viene al mondo per essere distrutto.
Quindi, carissimi, accogliamo l’annuncio della Pasqua: ci dice Gesù “Sono risorto, sono sempre con te” e e noi chiediamo con fiducia “Tu, o Signore, hai posto su di noi la Tua mano… resta con noi Signore, perché si fa sera”.
Per tutti prego e invoco su di voi e sulle vostre famiglie la benedizione del Signore che ha vinto il male e che ci ha donato la luce della sua vittoria.
don Lorenzo
Vi invito a vivere nelle vostre case con devozione e con fede le celebrazioni del triduo pasquale e della solennità di Pasqua nelle varie forme proposte e che potete trovare anche negli avvisi sul sito della nostra parrocchia.
Prendo l’occasione e per invitarvi ad essere attenti alle persone che vivono nella difficoltà economica. E’ possible sostenere il fondo di solidarietà parrocchiale per le famiglie bisognose o le varie iniziative presenti nel territorio.
Vi ricordo che, nell’impossibilità di celebrare il sacramento della confessione, è possibile rivolgere personalmente al Signore la richiesta del suo perdono, con l’impegno a confessarsi appena possibile.