ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI
Anche quest’anno, arrivati ormai al termine del Grest, desidero condividere con voi alcune mie impressioni.
I ragazzi iscritti al Grest 2018 sono stati 353 (306 dalla 1° elem. alla 2° media + 47 ragazzi di 3° media) e gli animatori 140 (60 maggiorenni e 4° sup. + 80 minorenni).
Come potete ben immaginare, anche da questi numeri, l’esperienza del Grest, così come si è sviluppata nella nostra parrocchia, è molto impegnativa per tutti, ma è anche una buona occasione di incontro tra persone diverse per carattere, età, provenienza e sensibilità famigliare e sociale.
Ed è quindi normale la preoccupazione iniziale e nel passare dei giorni.
Durante gli esercizi spirituali, giorni di preghiera e di riflessione, a cui a fine aprile ho partecipato, avevamo davanti la riproduzione di un dipinto di Vincent Van Gogh (Il ramo di mandorlo in fiore) e in fianco era riportata una frase del profeta Isaia: Dice Dio «Ecco, faccio una cosa nuova: non ve ne accorgete?».
Questa immagine e questa frase mi continuavano a venire in mente in queste settimane di Grest:“accorgersi” di quello che sta fiorendo, anche nelle difficoltà e nelle preoccupazioni…
Vedevo questi bambini e questi animatori e pensavo: loro sono come quel ramo del mandorlo in fiore, sono chiamati a rifiorire. Ma cosa permette di rifiorire nella vita? Cosa permette che un mandorlo porti un frutto buono?
Occorre cura, mi dicevo. Avere cura di quel ramo senza ritenere che la sua crescita sia automatica. Quante volte noi adulti invece corriamo questo pericolo: crediamo che sia sufficiente dire o ridire delle cose, manifestare delle preoccupazioni perchè poi, automaticamente, nasca qualcosa di bello e di grande.
Ma se non hai cura, bastano le parole o le raccomandazioni per far fiorire quel ramo?
Aver cura di quel ramo in fiore che è un bambino o un ragazzo o un adolescente, vuol dire esserci, chinarsi, coltivare un rapporto, favorire il dialogo, dare tempo e attendere con pazienza.
Aver cura vuol dire essere coinvolti con l’altro, vuol dire guardarlo, prenderlo per mano e dirgli, come fa Dio con noi: «Tu sei prezioso ai miei occhi».
In questo mese di Grest non ci siamo mai stancati di ridirci l’importanza della presenza tra i ragazzi, di stare attenti alle loro condizioni, alle difficoltà o alle gioie che vivono.
Che le persone che incontriamo possano sentire su di loro questo sguardo buono, questo sguardo positivo; anche quando hanno bisogno di correzioni, sentano comunque questa certezza: sono preziosi.
Il primo passo dell’educazione e il primo modo per aiutare chi si trova ad affrontare le prove della vita è uno sguardo carico di amore e di accoglienza.
Certo nella vita ci potranno essere venti e bufere, ci potranno essere stagioni fredde o avvenimenti imprevisti.
L’educazione non può non tenere presente questa drammatica possibilità.
Ma lo sappiamo tutti che, per coltivare un seme, occorrono tempo e pazienza. E se la fioritura tarda, chiediamo con insistenza nella preghiera che Dio possa, nella maniera e nel tempo che solo Lui conosce, chinarsi su quel ramo di mandorlo in fiore e compiere il miracolo di una nuova fioritura. don Lorenzo
ALCUNI RINGRAZIAMENTI
Al termine mi permetto di rivolgere dei doverosi ringraziamenti.
Ringrazio innanzitutto i giovani e gli adolescenti che hanno collaborato con tanto impegno. Ringrazio i genitori che ci hanno affidato con fiducia i loro bambini. Ringrazio di cuore le mamme, i papà e i nonni che hanno collaborato generosamente in alcuni servizi: nel servizio della Mensa, del Bar e delle merende al Centro Sociale (coordinate da Mina Bernardi e Lavarini Milena), nel servizio delle pulizie della scuola (coordinate da Galvanini Franca), nella vigilanza durante le uscite in piscina, il caro Accordini Mario per il prezioso e quotidiano servizio come infermiere, il Circolo Noi e il Comitato Sagra di Balconi, l’Amministrazione comunale di Pescantina per il patrocinio concessoci, gli Uffici Comunali, la Dirigenza della Scuola, l’Avis di Balconi, le ditte e i privati che hanno regalato del materiale per il Grest o che hanno offerto un contributo.
Ringrazio tutti coloro che ci hanno seguito anche con le loro preghiere e l’offerta al Signore delle loro sofferenze. Anche tale vicinanza spirituale è stata certamente importante per la buona riuscita di questa esperienza.
E grazie soprattutto al Buon Dio che nella sua bontà sostiene ogni giorno e ogni estate le nostre povere forze.
don Lorenzo