Seconda lettera ai membri della comunità di Balconi

Carissimi,

c’è in questi giorni un motto che vediamo ovunque: “Tutto andrà bene”.  E’ un augurio, una promessa.
Questo motto, ha spiegato il Vescovo di Alghero, nasce da una mistica inglese( la beata Giuliana di Norwich, (1342 – 1416). In una visione che lei ha avuto della passione del Signore, lo stesso Gesù pronunciò queste parole: «Si, il peccato è una tragedia, perché vi fa un male incredibile, ma tutto andrà bene, tutto finirà bene”» (Rivelazioni, cap. 27).
Quel  “Tutto andrà bene” non è solo un augurio che ci facciamo,  è soprattutto una promessa che nasce dalla Croce di Gesù:  Lui è con noi per trasformare,  per strade e nel tempo che Lui solo conosce, questa notte di dolore nell’alba della resurrezione.
Custodiamo questa promessa del Signore, fonte di speranza nella tempesta.
Guardando alla sofferenza di questi giorni, continuiamo a invocare Gesù e preghiamo come dice il salmo 13,6:  “Nella tua fedeltà ho confidato; esulterà il mio cuore nella tua salvezza, o Signore”.
Invito tutti ad unirsi alla GRANDE PREGHIERA che i Vescovi Italiani hanno promosso, invitando ogni famiglia, ogni fedele, a recitare in casa il rosario alle ore 21 di giovedì 19 marzo, festa di san Giuseppe.  Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa.
TV2000 e TELEPACE offriranno la possibilità di condividere la preghiera in diretta.
Facciamo nostra la preghiera di papa Leone XIII a san Giuseppe «A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo  e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua Santissima Sposa».
Chiediamo a Gesù, per intercessione di san Giuseppe e della Madonna  che custodisca, specialmente in questo difficile periodo,  le nostre famiglie, in particolare gli ammalati colpiti dall’epidemia. Il Signore illumini i medici e gli scienziati nel loro impegno e nelle loro ricerche per la guarigione. Il Signore sostenga  gli infermieri e le infermiere e tutti coloro che rischiano la vita e la loro salute per assistere gli ammalati.
Domandiamo al Signore la pace eterna per coloro che sono morti a causa dell’epidemia e il Suo conforto per i loro famigliari.
Prendo l’occasione per raccomandarvi di rispettare, per il bene di tutti, tutte le indicazioni delle autorità  civili e sanitarie.

Vi assicuro la mia preghiera quotidiana e  la mia vicinanza

 don Lorenzo

LEGGI LA PRIMA LETTERA DI DON LORENZO RIVOLTA AI MEMBRI DELLA COMUNITÀ DI BALCONI